Pare che l’intervento della provocatoria e irriverente Luciana Littizzetto a ‘Che tempo che fa’ (nella puntata del 9 dicembre) non sia passato inosservato agli occhi del pubblico e dei vertici RAI.
Se da una parte sono piovute aspre critiche al suo pungente monologo,
altra parte del pubblico e della critica si è schierata a favore della
comica piemontese, stra-conosciuta proprio per il suo modo schietto e
sarcastico di esprimersi.
La Littizzetto non ha infatti avuto peli sulla lingua e ha parlato a lungo del ritorno di Berlusconi,
con toni che hanno indispettito alcuni telespettatori, (soprattutto per
le parolacce più volte utilizzate): “Ma lo capite che non ne possiamo
più, che ci siamo rotti le balle?” ha esclamato la Littizzetto,
“Che ogni volta che vi vediamo in televisione ci si chiude lo stomaco e
si allargano le vie di smaltimento! Non è antipolitica, la politica è
una cosa bella. Noi ce l’abbiamo con voi, che vi fate i fatti vostri
sulla nostra pelle. Noi ci siamo fatti un mazzo così. Una volta
accettavamo le vostre ca**ate: mangiavate la mortadella in Parlamento,
facevate finta che Ruby era nipote di Mubarak. Ci siamo messi anche a
ridere, adesso basta. Monti ci ha messo tutte ’ste supposte una per una
come le cartucce della cerbottana. Adesso torna Berlu e sale lo spread.
Non dico un pudore, che è un sentimento antico, ma una pragmatica
sensazione di aver rotto il ca**o”.
Non
si è fatta attendere la replica dei vertici RAI, i quali per bocca di
Antonio Verro, consigliere del cda Rai in quota Pdl hanno fortemente
criticato l'esibizione della Luciana nazionale: “L’autonomia editoriale e
la libertà di satira rappresentano valori fondamentali per il servizio
pubblico ma non si può arrivare a tollerare espliciti insulti in diretta
tv di fronte a milioni di persone. Nutro rispetto per le idee politiche
della Littizzetto anche se diverse dalle mie, ma non credo che la Rai
debba diventare il suo megafono o il suo pulpito” ha commentato il
consigliere, “Gli artisti, specialmente quelli più pagati e apprezzati
dal grande pubblico, dovrebbero comprendere di avere anche maggiori
responsabilità nei confronti dei cittadini. A volte, e purtroppo sempre
più spesso, sembrano dimenticare quale sia il loro vero ruolo in
televisione e finiscono così per trasformarsi in predicatori”.
Voi che ne pensate? chi ha ragione?